Tracciabilità della filiera alimentare


Carta_d'identità

Tracciabilità della filiera alimentare

Oggi in Italia la legge purtroppo consente alle nostre aziende alimentari di poter di poter comprare materie prime da altri stati sia della comunità europea che addirittura da altri continenti. Queste materie prime possono essere semi lavorate o anche lavorate del tutto, una volta giunte in Italia possono subire un ulteriore lavorazione finale che di diritto darà possibilità all’azienda di poterlo etichettare e commercializzare come prodotto Italiano. Basti pensare ad alcune passate di pomodoro che arrivano in grosse sacche dalla Cina, il prodotto entra in Italia come triplo passato o concentrato di Pomodoro, poi in azienda viene aggiunta una percentuale di acqua, questa diluizione del prodotto lo porta allo stadio di doppio concentrato di pomodoro cosi sul mercato sarà venduto come prodotto Italiano e paradossalmente potrebbe entrare nella catena distributiva alimentare del paese che lo ha originariamente prodotto….Altro esempio potrebbe essere quello dell’Olio di Oliva, quando andiamo a comprare una bottiglia di olio di Oliva al super mercato si legge sulla confezione “prodotto con oli della comunità europea”. Questi sono solo dei piccoli esempi di come stiamo messi basti pensare che anche grandi prodotti di origine animale destinati alla conservazione in salumifici, prosciuttifici ed altro, usano dei pezzi di carne di altri continenti e o di razze incrociate tra di loro.Ormai è all’ordine del giorno leggere la carta di identità di un pezzo di carne dove troviamo:

carne di ………nato in Germania, allevato in Olanda, macellato in Francia, e poi venduto sotto casa mia….Alla faccia del km o questi poveri animali fanno il giro del mondo prima di trovare la pace eterna. Ora mi domando e dico mare il tanto rinomato e famigerato made in Italy dove è andato a finire?

Non voglio certo fare di tutta l’erba un fascio ci sono tantissime piccole e medie imprese che davvero producono made in Italy, il vero problema è quello che per poter affermare che un prodotto sia davvero confezionato con materie prime esclusivamente  Italiane bisogna fare un disegno di legge o un referendum, in modo tale che si modifichino le etichette.

Come facciamo a tracciare un prodotto che entra nel nostro stato cosi rigido in materia di controlli sanitari se poi magari viene importato dal Vietnam ,dal Cile o magari dalla Patagonia, capisco bene che abbiamo delle fatture e dei numeri di lotto di produzione, e che le dogane fanno controlli a campione, ma in tutto il mondo esiste un sistema HACCP come in Italia. Faccio questa mia affermazione anche perché qualche tempo fa vidi in televisione come venivano allevati e lavorati i pesci che danno vita al Pancasio o Pangasio, vi assicuro che da allora nelle mie cucine non è mai più entrato un solo filetti nemmeno per la mensa del personale. Cosa posso dire di più attenzione a quello che compriamo e prediligiamo i prodotti del territorio.

Gerardo Del Duca

gerardo.delduca.cim@gmail.com



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